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Il capo eletto dalle passerelle il pezzo passepartout di questo inverno è il dolcevita (da non confondere con il lupetto che termina a metà del collo). Abbinato ad un abito formale oppure sotto una giacca in tweed o un giubbo in pelle, in stile casual friday, il dolcevita rende il look di tendenza, senza perdere un grammo di eleganza. Oltre tutto il collo alto slancia la figura e dona quell’aria da intellettuale che non guasta mai. Per non cadere nel ridicolo è bene però avere dei buoni accorgimenti al momento della scelta.
Tra i capi che non devono mai mancare in un outfit formale e che sono ben gradite anche nei look casual, un posto d’eccellenza occupa la giacca. Un capo che si esprime con la combinazione di molte varianti: mono o doppio petto, numero di bottoni, tasche e taschini, spacchi laterali, colore, ecc. Quella che può sembrare una banale giacca, si rivela ai profani un mondo da esplorare. Per approcciarsi all’argomento, si può cominciare a delineare tre diverse giacche a seconda del fisico.
Mentre Milano veste perfettamente il ruolo di capitale della moda maschile, lo stile italiano si conferma leader del bel vestire a livello internazionale. Un esempio? Tra le headline news di Milano Moda Uomo c’è il grande ritorno di Calvin Klein. Il marchio made in USA che da sempre rappresenta quelle note di trasgressione e libertà tipicamente metropolitane, nella collezione per il prossimo autunno-inverno esprime tutto lo stile del bel paese attraverso le linee disegnate da Italo Zucchelli (italianissimo nel nome e nel buon gusto).
Mentre Vogue elogia il look del principe Harry (“sempre elegantissimo e sofisticato”, “da vero gentleman inglese”) fatto di cappello a cilindro, cappotti di cashmere e gilet dai toni chiari, Pitti Uomo (ormai agli sgoccioli) dichiara lo stile british il leitmotiv della prossima stagione. Una delle aziende “guida” sarà Daks, con la sua collezione moda uomo British Heritage, una linea dal tipico gusto english rielaborato in chiave moderna e attuale che si fonda sulla morbidezza dei tessuti e le tonalità calde e classiche come il prugna, il marrone, l’antracite e poi il navy e il verde militare.
L’inverno è da poco arrivato e come di consueto, l’alta moda già si organizza per quello che deve ancora arrivare, dettando regole e delineando i dress-code della prossima stagione fredda. Per l’autunno inverno del nuovo anno, Pitti Uomo ha concepito una sorta di esploratore contemporaneo che non trascura e anzi segue ed ama con passione quasi maniacale il proprio outfit, nella vita di tutti i giorni. Una specie di super uomo del guardaroba che, ispirato da una sapiente attitudine a bellezza e qualità di tessuti e forme, sceglie in ogni situazione l’eleganza.
Manca poco all’annuale chermesse italiana più importante della moda maschile. Il 10 gennaio Pitti immagine Uomo torna nella tradizionale sede della Fortezza da Basso con ben 950 marchi tra cui molte interessanti novità e new entry a partire dalla contemporary line di Alexander Mc Queen. Tra lifestyle contemporaneo e contaminazioni tra classico, ricerca e sportswear deluxe, il protagonista a Pitti Uomo 81 sarà anche il tessuto. Tessuto tecnico (amato dagli stilisti più sperimentali) ma anche artigianale: un progetto speciale che vedrà la collaborazione dell’azienda tessile vicentina Bonotto racconterà la grande tradizione italiana artigiana e la sua attuatualissima e ancora forte contaminazione nell’industria.
Quando fuori fa freddo è difficile coniugare l’abbigliamento pesante agli oggetti di uso quotidiano, senza rinunciare a praticità e protezione dalle basse temperature. Sono soprattutto i guanti a creare il maggiore impaccio nelle azioni di ordinaria amministrazione: utilizzare smartphone, consultare tablet, maneggiare carte di credito, scattare una fotografia…
Da qualche giorno a Milano, presso l’Atelier Gluck Arte , è di scena Barbe d’Italia. Non una commedia teatrale né un comizio di nuovi movimenti fashionisti, ma una retrospettiva sulla storia del Risorgimento italiano visto attraverso la barba e i suoi protagonisti, nelle varie declinazioni (quindi in basette, baffi e pizzi).
Questa stagione sarà segnata da un grande ritorno: il cappotto. Se negli ultimi tempi questo capospalla dall’eleganza intramontabile è stato spesso e volentieri sostituito a giacconi tecnici e piumini, quest’anno sarà un must perché la tendenza suggerita dalle passerelle di tutto il mondo è quella del retrò, delle linee classiche d’ispirazione sartoriale.
Windsor, Mezzo Windsor, Pratt, Four-in-hand, Nodo piccolo, Cavedish, Balthus, Victoria, Plattsburgh, St. Andrei. Se l’intera lista di nomi è difficile da ricordare, saperli realizzare tutti lo è ancora di più. Ma da qualche giorno i nodi, dai più semplici ai più complessi, sono alla portata di tutti grazie ad un’utile quanto curiosa applicazione per Mac: TieSight.