In giorni di solleone, parlare di montagna rinfresca le menti e fa sognare una nuova stagione fredda, in cui vivere magari nuove avventure sportive, ma con stile.
Potrebbe suonare alquanto strano, eppure dietro sfide impossibili e sorprendenti traguardi possono nascondersi dettagli che, dopo anni dall’impresa, meritano di essere riscoperti e celebrati.
Come nel caso di paio di scarponcini Bally, usati dallo sherpa Tenzing Norgay per scalare l’Everest assieme a Edmund Hillary , esattamente 60 anni fa, nel 1953.
Da allora il brand svizzero si legò per sempre all’eroica impresa, e per celebrarne l’anniversario, gli attuali due direttori creativi hanno deciso di creare una capsule collection. Obiettivo: celebrare lo spirito pioneristico che dagli anni Quaranta caratterizza il brand nato come produttore di scarpe da montagna per vestire la nazionale svizzera di alpinisti. Grazie all’attività di ricerca che in quegli anni si svolgeva in numerosi laboratori svizzeri, l’attività poté contare su nuove tecniche e materiali che determinarono fin dall’inizio l’avanguardia del prodotto. Come Reindeer Himalaya boot, indossato da Norgay durante la scalata: lo stivale realizzato in renna con una speciale gomma studiata per non far penetrare acqua all’interno.
Lo stesso articolo è stato riproposto in versione aggiornata per l’Everest Collection, realizzato in renna rasata e interno in cachemire, ordinabile con servizio “Made to order”. La collezione, pur essendo un vero e proprio tributo all’impresa ad alta quota, propone uno stile tra active e classicwear, adatto anche ad una fredda giornata in città.