Dopo aver toccato l’apice della normalità con il Normcore, quest’autunno c’è voglia sì di sobrietà, ma più raffinata e personale. A soddisfare quest’esigenza di stile senza eccessi, arriva lo stile Mod (abbreviazione di Modernist) ripescato e rivisitato in chiave moderna dai maggiori stilisti nelle ultime sfilate di moda maschile.
La subcultura Mod nacque a Londra verso la fine degli anni Cinquanta, era costituita da appassionati del modern jazz che giravano in Vespa o in Lambretta e che vestivano in modo seppur semplice, incredibilmente innovativo.
Pantaloni senza pinces, giacche atre bottoni, camicie button-down, fantasie check, tessuti importanti come il velluto abbinati a capi severi come il parka. Le variazioni allo stile classico apportate dai Mods crearono un nuovo longevo modello di classicità destinato a tornare di gran moda, come questi capi.
Il pantalone a sigaretta
Dal taglio asciutto e preciso, il pantalone quest’inverno si accorcia lasciando scoperta la caviglia, o meglio, lo stivaletto, anche quest’anno il re delle calzature.
(Nella foto a sinistra, Marc Jacobs)
Il cappotto spigato o in tweed
Pulito e minimal nelle forme, monopetto a cinque bottoni di media lunghezza, guadagna in stile grazie al tessuto a lisca di pesce o a fantasia check.
(Nella foto al centro, Bottega Veneta)
Il maglione a collo alto
Per chi non esige look formali quotidianamente, la maglia a collo alto prenderà il posto della camicia in svariati completi, soprattutto sotto la giacca.
(Nella foto a sinistra, Berluti)