• TRADIZIONE SARTORIALE, IN OGNI CASO, CLASSIC O URBAN

    Camicie, cravatte, pantaloni, sportswear, abiti di gala. Ogni capo realizzato in sartoria è pensato per essere al passo con i tempi, ma elegante in ogni occasione, anche la più informale. Perchè il buon gusto non ha orari e circostanze, ma “cambia veste” a seconda del momento.

  • UN GIORNO IN SARTORIA

    Dietro ad un capo su misura, si svolgono delle scene di ordinaria quotidianità scandite da consigli di stile, metri di tessuto, centinaia di bottoni, forbici, ago e filo…
    Ecco un assaggio di quello che succede a Vicenza, in sartoria.

  • IL PIACERE DI ESPRIMERE NOI STESSI, IN SARTORIA

    Più che “coprirci” ci “svela”, parla della nostra personalità. L’abbigliamento è una forma evoluta e complessa di linguaggio che, proprio come qualsiasi altra espressione linguistica, possiamo gestire a nostro vantaggio e usare per esprimere noi stessi in modo semplice e diretto.

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In:Beauty

Gli uomini sono sempre più ossessionati dal culto dell’immagine. Questo il verdetto di un recente sondaggio inglese condotto da Beautiful Britain su 1500 professionisti che ha evidenziato un aumento del 66% di frequentatori maschili nei centri estetici. Il taglio dei capelli resta il trattamento più richiesto, ma il dato più inaspettato è che ceretta e manicure sono in salita. Nelle top ten dei trattamenti trovano spazio anche tinta per capelli, pulizia del viso, lampade e lettino abbronzante. E quando arriva il momento di pagare, gli uomini come le donne non badano a spese. In fin dei conti in ballo c’è la propria immagine.

Abbiamo parlato di fantasia check, questa volta parleremo di righe. Amata particolarmente in Bretagna e in Francia, da uomini e donne indistintamente, la maglia Breton diventa un capo alla moda grazie a Coco Chanel e Brigitte Bardot, ma anche grazie ad altri personaggi famosi come Pablo Picasso, James Dean, Andy Warol, Iggy Pop che ne fanno un simbolo di libertà e spirito creativo.

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Per quanto estremamente facile da comprendere, il termine qualità della vita presenta varie accezioni molte di queste soggettive e personalissime. Per Sartoria Bocchese gli aspetti qualitativi che ci distinguono sono senza dubbio la moda, il buon gusto e il benessere. Da aprile, infatti, all’interno dello showroom è attivo un impianto generatore di ozono di ultima generazione che rende la qualità dell’aria dell’ambiente incredibilmente gradevole. Una sensazione di freschezza e una maggiore sicurezza microbiologica (garantita dalla IAQ – Indoor Air Quality, come previsto dal D. Lgs. 81 del 9/04/2008) rendono il momento in sartoria una vera parentesi di stile e qualità, una boccata di aria fresca in una grigia e afosa giornata d’estate. Provare per credere.

Per saperne di più sull’aria all’ozono visita il sito di Evergreen Tecno Plants > www.evergreentecnoplants.com

Dopo il grande successo degli anni Settanta il motivo check è tornato alla ribalta. Ma i quadri non sono facile da gestire e… da vestire. Per evitare di ottenere risultati imbarazzanti che attirerebbero l’attenzione anche dei meno esperti, è necessario indossare questa fantasia con oculatezza e parsimonia. Per equilibrare un capo check con il resto della mise ecco qualche regola da tenere bene a mente: – Armonizzate i colori, ovvero scegliere capi dello stesso colore che più “domina” sul capo a quadri.

–  Con le tinte chiare e neutre non si sbaglia mai. Abbondare pure con beige e kaki.

–  Optate per motivi check fini e discreti, scartate invece quelli con intrecci troppo evidenti e grossolani che fanno molto “gita in campagna”

–   Se è la vostra prima volta, iniziate con una camicia, il capo più semplice da abbinare, evitando sempre e comunque contrasti cromatici troppo evidenti

Dopo i Mondiali di Germania del 2006, anche per gli Europei i calciatori della Nazionale di Calcio vestono Dolce & Gabbana. La maison italiana ha rinnovato la commissione – rinnovata sino ai prossimi campionati del mondo del 2014 – dando quel suo tocco sartoriale distintivo alle divise ufficiali. Ma il progetto stilistico D&G ha compreso un guardaroba intero, fatto di divisa formale, capi casual e set da viaggio.

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Inizia il conto alla rovescia all’inizio delle Olimpiadi di Londra e nel frattempo iniziano a fiorire le limited edition dedicate all’evento dallo stile british. Nel settore della moda, uno dei prodotti da segnalare è senza dubbio l’edizione limitata del modello “Stratford” firmato Church’s, lo storico marchio inglese di calzature. Disponibili in 17 varianti cromatiche con una divertente alternanza  fra tomaia, suola e guardolo, queste scarpe ci piacciono perché sono eleganti ma ironiche, classiche ma innovative: la lavorazione Goodyear e le linee tipiche della casa british, rendono il modello estremamente versatile e contemporaneo.

Perché rinunciare ad un capo comodo e pratico quando può essere anche elegante e discreto? Una delle soluzioni “multitasking” in sintonia con i tempi moderni è il pantalone a cinque tasche, in cui la qualità sartoriale si adatta con disinvoltura al taglio tipico del jeans. Un capo versatile e di carattere che passa con nonchalance da una colazione di lavoro ad un aperitivo con gli amici, rispettando i dress-code di ogni situazione. Perché non deve mancare nel guardaroba? Perché per gli outfit casual è un’alternativa iper-comoda al solito blue-jeans e allo stesso tempo consente di mantenere un aplomb degno di vero gentleman.

Taglio Le due tasche posteriori cucite sopra la stoffa del corpo del pantalone (tipiche del blue-jeans) svecchiano e danno nuova vita al modello classico

Abbinamenti Con giacca e cravatta il pantalone a 5 tasche sartoriale mantiene una linea elegante e formale, mentre indossato con una polo esprime al massimo il suo carattere

Varianti Per l’estate possiamo scegliere una soluzione dalla tonalità calda, come un gessato color marron. Oppure optare per un doppio filo effetto denim o un monocromo dai colori accesi.

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Un accessorio a volte sa fare la differenza, sa conferire un preciso carattere a chi lo veste, sa rappresentare un’epoca storica e un fenomeno di costume. E’ proprio il caso degli occhiali da sole Ray Ban che dagli anni Cinquanta fino ad oggi continuano a contare milioni e milioni di appassionati. Soprattutto quel modello tanto amato dalle rock star come Lou Reed, Joe Strummer e Bob Dylan: il Wayfare. Questo modello di occhiali fu il primo a segnare l’era delle montature in plastica – così innovative rispetto a quelle prodotte fino ad allora – ma anche a creare un preciso status-symbol delle band e delle rock star (Beatles, David Bowie, Bruce Springsteen), un simbolo di libertà politica e creatività artistica che anche divi di Hollywood come Jack Nicholson e Robert Redford decisero di fare propri. Quest’anno Ray Ban festeggia 75 anni e per ricordare lo stretto legame con il mondo musicale ha organizzato una mostra a Milano, Never Hide Noise. An History Of Rock’n Roll che racconta con dei magnifici scatti le star immortalate con i loro occhiali. La mostra è aperta fino al prossimo 12 giugno da lunedì a venerdì dalle 12 alle 21 e sabato e domenica dalle 10 alle 20.

A sessantacinque anni il festival del cinema più cool di Francia ritorna – anche se con leggero ritardo, per via delle elezioni presidenziali francesi – a far brillare le sue stelle. Il Festival di Cannes festeggia con un’icona senza tempo, Marylin Monroe, ritratta nella locandina ufficiale intenta a soffiare le candeline di compleanno. Un’immagine glamour molto forte, come forti sono, sempre di più, le contaminazioni fashion del festival. Brand di alta moda e riviste di settore saranno, come di consueto, sotto i riflettori assieme alle star. Tra gli appuntamenti mondani più attesi ci sarà la festa di Robert De Niro organizzata da Gucci e Vanity Fair America. E poi ancora, l’esclusivo brunch a casa Pigozzi firmato Replay. Giorgio Armani, Ferragamo, Fendi e Roberto Cavalli sono solo alcuni dei nomi presenti sul red carpet, ma la vera e propria novità in fatto di moda è la presenza per la prima volta di uno stilista in giuria: Jean Paul Gaultier.

Fino a qualche l’anno fa l’emblema dell’uomo elegante era la scarpa stringata indossata con un calzino scuro e rigorosamente lungo. Poi lo street style, da cui anche gli stilisti ormai traggono spunto per le loro collezioni, ha imposto il “no-sock look”. Esibire la caviglia nuda è chic, ancor più d’estate, quando le temperature invogliano a svestirsi. E la tendenza ha contagiato non solo artisti e attori, notoriamente aperti a sperimentazioni e stravaganza, ma anche uomini in carriera.

Certo, assecondare questa tendenza sembra facile, visto che questa è una delle poche mode che prevede di togliere un capo, anziché di introdurlo. Eppure non bisogna cadere nel tranello di levarsi i calzini ad ogni out-fit: il rischio potrebbe essere quello di sembrare irrimediabilmente ridicolo.

A questo punto qualche linea guida può essere utile. La prima di questa è valutare le condizioni meteo circostanti: se tira vento e piove forse è il caso di riservare il look senza calza che avevamo in mente a giornate migliori. La seconda è quella di tenere ben presente quali sono gli appuntamenti della giornata segnati in agenda. Un uomo di stile è perfetto in ogni occasione e riserva il mocassino senza calza ad un’uscita con gli amici, ad una riunione informale di lavoro, ad una serata con la compagna, ma lo evita accuratamente per un appuntamento in banca o ancor di più per una serata di gala.

Infine è da ricordare che per creare l’effetto no-socks non necessariamente si elimina del tutto il calzino: per non trascurare il benessere dei piedi esistono sempre i micro-calzini che proteggono la pelle e non si vedono. Non sono incredibilmente attraenti, ma hanno la qualità di salvare i piedi.